Che cosa sono i farmaci da banco?

29.09.2009 18:31

L'espressione "farmaci da banco" deriva dalla libera traduzione dell'inglese «Over The Counter» (abbreviato con Otc), termine inglese che, letteralmente, vuol dire «sopra al banco». Sono farmaci cioè "non soggetti a prescrizione medica", che il farmacista può tenere sul banco, esponendoli per la libera vendita. Possono inoltre essere oggetto di pubblicità presso il pubblico.
Altri farmaci per i quali non è necessario presentare la ricetta medica sono i cosiddetti SOP (Senza Obbligo di Prescrizione). Questi ultimi, tuttavia, non possono essere tenuti in vista sul banco della farmacia in quanto questa collocazione potrebbe promuovere il consumo da parte del paziente ma devono essere consigliati dal farmacista e non possono essere oggetto di pubblicità presso il pubblico. Il cittadino quindi ha accesso ai SOP solo attraverso il farmacista mentre agli OTC accede sia attraverso il messaggio pubblicitario che il farmacista. Gli OTC devono riportare un bollino di riconoscimento che ne permetta l'identificazione da parte del consumatore. Inoltre, la confezione esterna sia degli OTC che dei SOP deve riportare la dicitura "Farmaco senza obbligo di ricetta".
A definire per la prima volta la categoria dei medicinali non soggetti a prescrizione medica, è stato il decreto legislativo 539/1992 che ne ha stabilito anche le caratteristiche:

  • in condizioni normali di utilizzo non devono presentare pericoli rilevanti per  la salute ;
  • non devono contenere sostanze dagli effetti ancora poco conosciuti;
  • non possono essere somministrati per iniezione intramuscolare o endovenosa;
  • possono essere consigliati dal farmacista.

I medicinali da banco o da automedicazione sono quindi un sottogruppo dei medicinali non soggetti a prescrizione medica ossia di tutti quei farmaci che, per la loro composizione e il loro obiettivo terapeutico, sono concepiti e realizzati per essere utilizzati senza intervento di un medico per la diagnosi, la prescrizione o la sorveglianza nel corso del trattamento. Il Servizio Sanitario Nazionale non si fa carico di questi farmaci il cui costo è a carico del cittadino. Generalmente, i farmaci da banco sono farmaci semplici che pongono rimedio a piccoli disturbi: ricostituenti, lassativi, vitamine, antiacidi, antiemorroidali, antinfiammatori, colliri. La loro scelta è affidata al cittadino, consigliato dal farmacista o dal Medico di Famiglia. È da ricordare che il loro impiego non è privo di rischi: un loro uso improprio può causare effetti indesiderati e nocivi, soprattutto di natura allergica o tossica.

Tutti i farmaci da banco devono essere contrassegnati da un bollino di riconoscimento (nell'immagine in fondo) stampato o incollato in posizione visibile su tutte le confezioni. Il bollino è unico per tutti i farmaci, deve essere visibile sulla confezione esterna senza coprire le altre scritte delle confezioni, deve riportare chiaramente la scritta "Farmaco senza obbligo di ricetta" e deve essere grande almeno 1.7 centimetri. Tramite il bollino, obbligatorio, il consumatore può così riconoscere chiaramente quali sono i farmaci da banco tra tutti quelli esposti.

Indietro

Cerca nel sito

© 2008 Web design by Paolo Perasso