Doppia campagna vaccinazione anti-influenzale 2009-2010

18.10.2009 09:35

Facendo seguito a numerose richieste d'informazione da parte dei nostri pazienti, abbiamo deciso di divulgare quanto, al momento, ci è dato sapere circa le date e le modalità di somministrazione dei due vaccini. Sarà nostra cura controllare ed, eventualmente, modificare ciò che potrà non essere più corrispondente alla realtà dei fatti.

Una nuova circolare inviata dalla Regione Piemonte in questi ultimi giorni (12/10/2009) ha esteso nell'immediato la vaccinazione contro l'influenza stagionale sia agli individui ultrasessantacinquenni, sia agli individui più giovani appartenenti a categorie a rischio la cui vaccinazione, quindi, non inizierà più dopo il 20 novembre (come prima raccomandato) ma immediatamente.

La vaccinazione contro l'influenza stagionale verrà praticata sia presso gli Studi di Medicina Insieme, sia presso l'Ambulatorio di Igiene della nostra ASL.

La vaccinazione contro la 'nuova' influenza verrà invece invece praticata (si ricorda che tale vaccino non sarà acquistabile nelle farmacie, ma distribuito gratuitamente solo dai Servizi di Igiene preposti) unicamente presso l'Ambulatorio di Igiene della nostra ASL che provvederà ad invitare gli interessati secondo l'ordine di priorità esposto nell'elenco più sotto riportato.

Gli orari in cui sarà possibile effettuare la vaccinazione per l'influenza stagionale rivolgendosi direttamente alla nostra infermiera (Sig.ra Stella) che verificherà, contattando il Medico che ha in carico il paziente, se non esistano controindicazioni, sono i seguenti:

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
 8:30 - 9:30  8:30 - 9:30  Non eff. 16:00 - 17:00  8:30 - 9:30

Naturalmente la vaccinazione verrà eseguita anche dai Medici di Medicina Insieme, durante il normale orario di ambulatorio, ai pazienti che, per vari motivi, necessitino anche di una visita.

 

Vaccino contro la 'nuova' influenza

Nell’Ordinanza recante “Misure urgenti in materia di profilassi vaccinale dell’Influenza pandemica A/H1N1” vengono individuate le categorie di persone a cui è diretta l’offerta della vaccinazione antinfluenzale con vaccino pandemico A/H1N1 a partire dal momento della effettiva disponibilità del vaccino (la consegna alle Regioni e Province Autonome è prevista nel periodo 15 ottobre-15 novembre 2009) fino a copertura di almeno il 40% della popolazione residente in Italia. In ordine di priorità l’offerta vaccinale sarà rivolta a:

  • persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa: personale sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; personale delle Amministrazioni, Enti e Società che assicurino i servizi pubblici essenziali; i donatori di sangue periodici;
  • donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza;
  • persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni;
  • persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata dall’EMEA o delle indicazioni che verranno fornite dal Consiglio Superiore di Sanità;
  • persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.

In particolare sono considerate persone a rischio quelle affette da: malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e BPCO; malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite; diabete mellito e altre malattie metaboliche; malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; neoplasie; gravi epatopatie e cirrosi epatica; malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi; immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari; obesità con Indice di massa corporea (BMI) > 30 e gravi patologie concomitanti; condizione di familiare o di contatto stretto di soggetti ad alto rischio che, per controindicazioni temporanee o permanenti, non possono essere vaccinati. In base alla disponibilità di vaccino pandemico nel corso della campagna vaccinale potranno essere inserite nel programma anche altre categorie di soggetti.
Con riguardo alle vaccinazioni delle donne in gravidanza, ai soggetti dai 6 mesi ai 17 anni e alle covaccinazioni, verrà emanata una successiva Ordinanza dettagliata a seguito del Parere del Consiglio Superiore di Sanità.

 

Vaccino contro l'influenza stagionale

La composizione del vaccino stagionale viene aggiornata di anno in anno, in base ai virus circolanti durante la stagione precedente.
Per la stagione 2009-2010 è stata decisa la seguente composizione del vaccino:

  • antigene analogo al ceppo A/Brisbane/59/2007 (H1N1)
  • antigene analogo al ceppo A/ Brisbane /10/2007 (H3N2)
  • antigene analogo al ceppo B/ Brisbane /60/2008

Il periodo consigliato per la vaccinazione va dall'inizio di ottobre fino a fine dicembre.
Poiché la maggior parte della popolazione è stata, con tutta probabilità, infettata dai virus influenzali A/H3N2, A/H1N1 e B nel corso degli ultimi anni, una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dell’età infantile.
Per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane

La vaccinazione è raccomandata a:

1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;

2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da:

  • malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio
  • malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
  • diabete mellito e altre malattie metaboliche
  • malattie renali con insufficienza renale
  • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  • tumori
  • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
  • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  • patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)


3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale

4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
Particolarmente fragili nei periodi di maggiore circolazione dei virus influenzali, i pazienti risultano generalmente portatori di condizioni individuali o di specifiche patologie che predispongono alle complicanze e rendono particolarmente severo il decorso della malattia influenzale.

6. Medici e personale sanitario di assistenza

  • per il rischio personale di contrarre l’influenza essendo a continuo contatto con soggetti ammalati di forme respiratorie e di influenza specie nei periodi di diffusione epidemica dei virus
  • per l’assenteismo dal lavoro per influenza proprio nel periodo in cui vi è maggiore richiesta di assistenza da parte della popolazione
  • per il rischio di diventare trasmettitore di infezione da virus influenzali nella comunità dove esercitano la loro attività lavorativa (ospedale, strutture per lungodegenti etc.), comunità che richiedono invece il massimo di tutela Esiste un’ampia letteratura che documenta l’utilità della vaccinazione del personale sanitario.


7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio

Tale categoria di soggetti diventa un importante elemento per ridurre il rischio di trasmissione.

8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
come le forze di polizia, i vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza ed altre categorie socialmente utili.

9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
Ai lavoratori a contatto con specie animali, che sono serbatoi naturali dei virus influenzali o che si ammalano a causa di questi, va raccomandata, ed offerta attivamente, la vaccinazione antinfluenzale.

  • allevatori
  • addetti all’attività di allevamento
  • addetti al trasporto di animali vivi
  • macellatori e vaccinatori
  • veterinari pubblici e libero-professionisti


10. Informazioni aggiuntive riguardo alla vaccinazione di ulteriori gruppi di popolazione

  • Bambini non compresi nelle categorie a rischio: l’inserimento nelle categorie da immunizzare prioritariamente contro l’influenza di tutti i bambini da 6 mesi a 24 mesi (o fino a 5 anni) è un argomento attualmente al centro di discussione da parte della comunità scientifica internazionale.
    Questa scelta è gia stata fatta dalla Sanità Americana ma i dati di copertura vaccinale finora raggiunti non consentono di valutare l’impatto di tale intervento.
    Pertanto i Servizi di Sanità Pubblica dei Paesi europei, compresi quelli italiani, non hanno finora ritenuto di promuovere programmi di offerta attiva gratuita del vaccino influenzale ai bambini che non presentino fattori individuali di rischio.
    Ciò non significa che vi siano controindicazioni alla vaccinazione dei bambini “sani” di età superiore a 6 mesi, qualora il loro pediatra optasse per tale scelta. Valgono per loro le stesse regole (dosaggio, numero di dosi) indicate per i bambini appartenenti ai gruppi di rischio.
  • Popolazione generale: possono scegliere di vaccinarsi contro l’Influenza tutte le persone che desiderano evitare la malattia influenzale per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, etc.) salvo quelle per cui esistono specifiche controindicazioni. Il vaccino è disponibile presso le farmacie, ma è bene che tale scelta sia sempre effettuata di concerto con il proprio medico.
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